mercoledì 28 ottobre 2015

Il Piave mormorava...

A proposito di fonti storiche...

una canzone e qualche video.

La leggenda del Piave 
(inno d'Italia dal 1943 al 1946)  clicca qui!



- Questa canzone, che commemora la giornata del 4 novembre 1918, giorno della vittoria definitiva e del completamento dell'Unità di Italia, venne usata come inno nazionale al posto della marcia reale, dal 1943 al 1946, prima dell'Inno di Mameli.


- Il Piave è un fiume (231 km) che scorre in Veneto, lungo il fronte che durante la I Guerra Mondiale separava l'ITALIA dall'AUSTRIA (vedi sul libro la piantina di pag 105).

VIDEO 1- Qui trovate un video di 9 minuti che parla dei profughi italiani che, dopo la disfatta di Caporetto, hanno dovuto lasciare il Friuli e rifugiarsi in altre parti di Italia.

VIDEO 2 - Qui trovate un breve video di 4 minuti che racconta la vittoria definitiva degli Italiani sugli Austriaci nella battaglia di Vittorio Veneto, alla guida del generale Armando Diaz.





Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l'esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S'udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: "Non passa lo straniero!" 

Ma in una notte triste si parlò di tradimento
e il Piave udiva l'ira e lo sgomento.
Ahi, quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
per l'onta consumata a Caporetto.
Profughi ovunque dai lontani monti,
venivano a gremir tutti i ponti.
S'udiva allor dalle violate sponde
sommesso e triste il mormorio de l'onde.
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
il Piave mormorò: "Ritorna lo straniero!" 

E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
voleva sfogar tutte le sue brame,
vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
sfamarsi e tripudiare come allora! 

“No” disse il Piave “no” dissero i fanti,
mai più il nemico faccia un passo avanti!
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
e come i fanti combattevan l'onde.
Rosso del sangue del nemico altero,
il Piave comandò: "Indietro va', straniero!"
Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento e la Vittoria sciolse l'ali al vento! 

Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro e Battisti!
Infranse alfin l'italico valore
le forche e l'armi dell'Impiccatore!
Sicure l'Alpi, libere le sponde,
e tacque il Piave, si placaron l'onde.
Sul patrio suol vinti i torvi Imperi,
la Pace non trovò né oppressi, né stranieri!

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