mercoledì 11 maggio 2016

figure retoriche

FIGURE RETORICHE

retorica: è l'arte che si occupa della composizione di testi scritti o orali, che individua vari metodi di composizione dei discorsi che siano efficaci e persuasivi.
figura retorica: si tratta di un particolare artificio retorico, fatto con le parole, volto a creare un particolare effetto.

ALLEGORIA Espressione, discorso o racconto che, oltre al senso letterale, ha un significato più profondo e nascosto. Es: nelle favole gli animali rappresentato l'uomo con i suoi vizi e le sue virtù; Dante racconta un viaggio nell'Aldilà che è, in realtà, un percorso che lui ha compiuto dentro se stesso, all'interno del suo pensiero.

ALLITTERAZIONE - ripetizione di una lettera o sillaba in parole successive. SI trova quasi sempre ad inizio di parola, ma talvolta è anche all'interno di una parola.
Es.: “Il pietoso pastor pianse al suo pianto” (T. Tasso);
Es: “quello spirto guerrier ch'entro mi rugge” (U. Foscolo)

ANACOLUTO - consiste nella rottura della corretta correlazione grammaticale tra due costrutti di uno stesso periodo.
Es.: Lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto (A. Manzoni)
Es: “Quelli che muoiono, bisogna pregar Iddio per loro” (A. Manzoni)

ANAFORA - ripetizione di una o più parole a inizio frase/verso, per sottolineare un'immagine o un concetto.
Es.: Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse (G. D'Annunzio).

ANTIFRASI - Consiste nell'usare un'espressione attribuendole un significato opposto a quello ad essa proprio, per lo più in senso ironico. Es.: dire Che bella giornata mentre piove a dirotto.

ANTITESI - contrapposizione di idee espressa mettendo in corrispondenza frasi di significato opposto o in contrasto (nell'ossimoro, invece, si accostano due parole di significato inconciliabile tra loro).
Es “Pace non trovo et non ò da far guerra ... et nulla stringo, et tutto il mondo abbraccio.” (Petrarca)

ASSONANZA - È l'uguaglianza, fra due parole, delle sole vocali, a contare dalla vocale tonica in poi. Es.: Fresche le mie parole ne la sera / ti sien come il fruscìo che fan le foglie (D'Annunzio, Sera fiesolana).

CONSONANZA - È l'uguaglianza, fra due parole, delle consonanti, a contare dalla vocale tonica in poi.
Es.: Brilla / gocciastella (C. Bontempelli).

ENDIADI – accostamento di due termini di significato assai simile che ripetono ed enfatizzano un concetto (es: fare fuoco e fiamme)
Può essere interna al verso. Es.: un po' pazzi, rifanno il verso / alla puzzola che si duole (L. Sinisgalli).

ENJAMBEMENT - In poesia, frattura a fine verso della sintassi o di una parola causata dall'andare a capo verso.
Es.: sol con un legno e con quella compagna / picciola da la qual non fui diserto (Dante, Divina Commedia).

EUFEMISMO - Consiste nell'attenuare frasi o espressioni irriguardose e indecenti. Es.: è passato a miglior vita al posto di morire; colui che non si nomina, al posto di iettatore.

LITOTE - dare un giudizio negandone il contrario. Es.: Quell'uomo non è un genio; Don Abbondio non era nato con un cuor di leone (Manzoni, Promessi Sposi); Onde non tacque (Foscolo, A Zacinto).

METAFORA - È la sostituzione di un termine proprio con uno figurato.
Es.: Non ho voglia / di tuffarmi / in un gomitolo di strade (Ungaretti, Natale,1-4).

METONIMIA - Evocare un'idea citando al suo posto un concetto ad essa relativo; se si tratta di paragoni quantificativi la metonimia prende il nome di sineddoche; può avvenire nei seguenti casi:
  • il contenente per il contenuto (bottiglia per vino; bere un bicchiere, cioè bere (un bicchiere d')acqua);
  • l'astratto per il concreto o viceversa (il prezzo della fama, avere orecchio);
  • la causa per l'effetto o viceversa (guarire da una caduta, bagnare il letto);
  • la materia per l'oggetto (legno per croce, bronzo per statua);
  • l'autore per l'opera (leggere Omero al posto di leggere l'Iliade; possedere un Picasso al posto di possedere un quadro di Picasso).
ONOMATOPEA - È una parola che riproduce il suono che descrive.
Es. Trillo, fruscio, cinguettio...

OSSIMORO – Accostamento di parole differenti fra loro, per dare un senso paradossale; si tratta infatti di parole incompatibili tra loro (ha un effetto più esasperato rispetto all'antitesi, in cui si accostano due frasi o espressioni di significato opposto). Es.: morte immortale, assordante silenzio, vergine madre

PALINDROMO - È detta così l'espressione, di senso compiuto, leggibile da sinistra verso destra e viceversa; es AMO ROMA

PERSONIFICAZIONE – attribuzione di caratteristiche umane ad elementi astratti o inanimati (es: “il sole sorride”)

POLISINDETO – consiste nell'unire gli elementi di un ulunco tramite la stessa congiunzione sempre ripetuta;

SIMILITUDINE - è una figura retorica con la quale si chiarisce un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto. È simile al paragone, ma i termini del confronto non sono intercambiabili. Avviene tramite connettivo quali come, così ... come, tanto ... quanto, tale, simile a, quanto. Es.: Qual è colui che sognando vede, che dopo 'l sogno la passione impressa rimane, e l'altro a la mente non riede, cotal son'io (Dante)

SINEDDOCHE - Consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra, si distingue dalla metonimia in quanto si basa su relazioni quantitative secondo le seguenti regole:
  • la parte per il tutto (tetto per casa);
  • il tutto per la parte (America per USA);
  • il genere per la specie (i mortali per gli uomini);
  • la specie per il genere (il piatto a tavola non ci manca - il piatto a tavola per il cibo);
  • il singolare per il plurale (onde non tacque / le tue limpide nubi e le tue fronde / l’inclito verso di colui che l’acque (U. Foscolo, A Zacinto, 6-8); verso per versi)
  • il plurale per il singolare (O sacrosante Vergini, se fami, / freddi o vigilie mai per voi soffersi, / cagion mi sprona ch’io mercé vi chiami. (Dante, Divina Commedia, Purg.XXIX,37-39); fami, freddi per fame, freddo).
SINESTESIA - Consiste nel trasferire un tipo di sensazione ad un altro appartenente ad altro dominio sensoriale. Es.: Ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’ aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar. (G. Carducci, San Martino, 5-8), dove la sensazione gustativa (aspro) si fonde con quella olfattiva (odor).


TAUTOLOGIA - Proposizione logica in cui il predicato ha lo stesso significato del soggetto oppure definizione di una cosa o concetto tramite se stesso. Es.: I quadrupedi hanno quattro zampe; Un cane è un cane

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