ERMETISMO
(Oltrepagina arancione pag. 425)
Poeti: Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale
Poeti: Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale
- Corrente letteraria POETICA
- sviluppatasi in ITALIA
- nel '900, nel periodo tra le due guerre.
ERMETICA = poesia |
| destinata ad un pubblico molto sensibile - disponibile ad ascoltare, empatico (capace di sentire ciò che prova un altro individuo) colto - profonda conoscenza del vocabolario, con significati denotativi e connotativi |
poche parole | ------> mille significati | una soluzione per esprimere concetti così ricchi di significato da essere INCOMUNICABILI |
STILE
- poesie brevi;
- testo isolato nel bianco della pagina;
- analogie: accostamento fulmineo di due immagini, oggetti o situazioni che sono in realtà differenti, ma una volta accostate suggeriscono una somiglianza (es albero mutilato; le mani del fiume; il pianto della pietra);
- metafore: similitudini non esplicite (senza il “come”; es - I soldati sono foglie di alberi in autunno;)
- figure di suono come assonanze (parole che hanno in comune alcune vocali) e consonanze (parole che hanno in comune alcune consonanti);
- sintassi semplice;
- punteggiatura scarsa o assente;
- potere evocativo delle parole;
- il titolo è parte integrante della poesia;
ARGOMENTO
- solitudine disperata dell'uomo moderno;
- assurdità e crudeltà della guerra;
__________________________________________
Giuseppe Ungaretti (1888-1970)
Giuseppe Ungaretti (1888-1970)
poeta e soldato in trincea (soldato semplice, fante)
Vita – pag 454 Otrepag. Letteratura:
- inizialmente interventista nella 1° G.M., poi partecipa come soldato semplice e cambia opinione (pg 316 Oltrepagina Verde).
- Nelle sue poesie racconta ciò che ha vissuto in trincea.
Poesie
“SOLDATI"
pg. 315 Oltrepagina Verde
Bosco di Courton, luglio 1918
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
- In trincea ogni uomo vive la sua giornata consapevole che la propria morte è vicina, come quella di altri suoi compagni che giacciono morti vicino a lui.
- Ogni soldato sa che potrebbe morire da un momento all'altro, come una foglia che in autunno sa di essere destinata a staccarsi dall'albero da un momento all'altro.
“VEGLIA"
pg. 315 Oltrepagina Verde
Cima Quattro i 23 dicembre 1915
Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
- In trincea ogni soldato vede la propria morte da vicino e ha una disperata paura di morire;
- il ricordo dei corpi deformati dal dolore nel momento della morte non può abbandonare il poeta.
- contrasto di buio/luce, notte/plenilunio
- i colori della vita sono deformati dalla notte e dalla morte;
- sinestesia: il blu delle mani congestionate del soldato penetra nel silenzio;
- sinestesia: il blu delle mani congestionate del soldato penetra nel silenzio;
"SONO UNA CREATURA"
pg .316 Oltrepagina Verde
Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
- Giuseppe Ungaretti si trova sul Monte San Michele, nel Carso, luogo di tante battaglie della I guerra mondiale.
- L'altopiano Carsico è un territorio calcareo e roccioso che si trova al confine nord orientale dell'Italia, sulle Alpi Giulie.
- Il terreno carsico è talmente arido, che l'acqua non riesce a bagnarlo e la vita non riesce a nascere.
- La roccia carsica è refrattaria, quindi resistente al caldo e al freddo -> insensibile.
- Il paesaggio, con la sua arsura estiva, rispecchia l'aridità provata dal poeta.
- Il soldato sente un dolore così straziante, che non riesce nemmeno a piangere e a sfogarsi, non riesce in nessun modo a liberarsi dal proprio dolore;
- Il poeta ha una disperata paura di vivere: il pianto è solido e duro dentro la sua anima e non riesce a sciogliersi.
- La ripetizione di una o più parole all'inizio di vari versi successivi costituisce una figura retorica chiamata ANAFORA.
- SIMILITUDINE: così, come...
"MATTINA"
- SIMILITUDINE: così, come...
"MATTINA"
M'illumino
d'immenso
d'immenso
- Dopo il buio della notte, la luce del mattino riempie l'animo del poeta di una profonda gioia e di una sensazione di grandezza: il poeta si rende conto della vastità del Creato.
- Il poeta sente una intima armonia con la natura.
- E' la poesia più breve di Ungaretti.
"FRATELLI"
pg .548 Oltrepagina Verde
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
- Due reggimenti si incontrano nella notte e temono di essere nemici.
- Fortunatamente appartengono allo stesso schieramento e la gioia è tale che si sentono vicini come fratelli.
- PERSONIFICAZIONE - una figura retorica che consiste nell'attribuire una caratteristica umana a qualcosa di inanimato: l'aria spasima, ha paura;
- In questo link trovate la canzone di De Andrè, dal titolo "La guerra di Piero"
- PERSONIFICAZIONE - una figura retorica che consiste nell'attribuire una caratteristica umana a qualcosa di inanimato: l'aria spasima, ha paura;
- In questo link trovate la canzone di De Andrè, dal titolo "La guerra di Piero"
"SAN MARTINO DEL CARSO"
pg .548 Oltrepagina Verde
Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato
- La guerra distrugge i paesi, ma devasta ancora più profondamente le persone, che soffrono al ricordo di chi non c'è più.
Cotici, 16 agosto 1916
Mi tengo a quest’albero mutilato l'albero è una persona mutilata da una bomba
Abbandonato in questa dolina cioè in una cavità carsica
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono distesoIn un’urna d’acqua l'urna è un vaso all'interno del quale si conservano i resti di un corpo
E come una reliquia
Ho riposato
L’Isonzo scorrendo E' il fiume al confine con l'Austria in cui si è immerso
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua
Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole
Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo
Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia
Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità
Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita
Questi sono
I miei fiumi
Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.
Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure
Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre
- I momenti di gioia (un raggio di sole) sono brevi, illusori, effimeri e misti a dolore (trafitto).
"I FIUMI"
pg .455 Oltrepagina Arancione
pg .455 Oltrepagina Arancione
In questo link potete ascoltare Giuseppe Ungaretti che legga la poesia "fiumi"
Mi tengo a quest’albero mutilato l'albero è una persona mutilata da una bomba
Abbandonato in questa dolina cioè in una cavità carsica
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo
E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna
Stamani mi sono distesoIn un’urna d’acqua l'urna è un vaso all'interno del quale si conservano i resti di un corpo
E come una reliquia
Ho riposato
L’Isonzo scorrendo E' il fiume al confine con l'Austria in cui si è immerso
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua
Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni
Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole
Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo
Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia
Ma quelle occulte
Mani
Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità
Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita
Questi sono
I miei fiumi
Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.
Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure
Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre
Il poeta ripensa alla sua vita e ai fiumi che ha incontrato:
- Isonzo – il poeta è in guerra sulle rive del fiume Isonzo, al confine con l'Austria; in un momento di tregua si bagna nel fiume cercando di ritrovare la serenità e il contatto con la natura, mentre l'acqua gli lava via di dosso pensieri e angosce. In questo momento di pace, ripensa alla propria vita e ai fiumi che ha conosciuto;
- Serchio – fiume toscano, della zona d'origine della sua famiglia;
- Nilo – fiume egiziano, dove il poeta ha passato l'adolescenza;
- Senna – fiume di Parigi, dove il poeta ha vissuto da ragazzo;
__________________________________________
Oltrepagina verde grande pg 300
- La poesia era stata intitolata inizialmente "Solitudini", poi il titolo è stato tolto.
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- Vita – pg 464 Oltrepagina Arancione, oppure su questo link.
- 1959: Nobel per la letteratura
- Nelle sue poesie spiega che la guerra ha distrutto l'animo dell'uomo e che ora, con l'aiuto dei poeti, è necessario ricostruirlo;
- La poesia è uno dei pochi strumenti che è in grado di comunicare ciò che è, in realtà, incomunicabile.
ED E' SUBITO SERA (1930)
Oltrepagina verde grande pg 300
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
- La poesia era stata intitolata inizialmente "Solitudini", poi il titolo è stato tolto.
- Ogni uomo è solo, pur se vive in mezzo agli altri (sul cuor della terra), perché le emozioni sono incomunicabili e i rapporti con gli altri sono necessariamente falsi (cfr "Uno, nessuno, centomila" e il concetto delle maschere di Pirandello).
- L'immagine dell'uomo, essere minuscolo posto al centro della terra immensa, rafforza l'idea della solitudine;
- I momenti di gioia (un raggio di sole) sono brevi, illusori, effimeri e misti a dolore (trafitto).
- La felicità non riscalda l'animo umano, anzi lo trafigge, perchè si tratta solo di una momentanea illusione;
- La vita è brevissima rispetto a quanto ciascuno vorrebbe fare (ed è subito sera), quindi non rimane che cercare di viverla intensamente.
- La vita è brevissima rispetto a quanto ciascuno vorrebbe fare (ed è subito sera), quindi non rimane che cercare di viverla intensamente.
- La sera rappresenta, con una metafora, la morte.
- La vita dell'uomo, se paragonata all'eternità del Sole e della Terra, appare ancora più breve e insignificante.
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
- SINTESI - La guerra fa parte della storia dell'uomo fin dalle origini, con il fratricidio di Caino e Abele: sono solo cambiate le armi (dalla fionda siamo passati agli aerei che portano le bombe, nella 2° G.M.), ma per diventare uomini nuovi e diversi dobbiamo dimenticare i nostri padri.
- PARAFRASI - Se hai bisogno i una parafrasi, clicca qui.
- BIBBIA (Antico Testamento, Genesi):
Caino e Abele sono figli di Adamo ed Eva; secondo la Bibbia Caino, il primogenito, ovvero il primo uomo nato sulla terra, avrebbe ucciso Abele, il fratello minore, per invidia, perché Dio aveva gradito i sacrifici offerti da Abele e non aveva gradito i sacrifici offerti da Caino.
Il fratricidio - Caino (agricoltore) offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele (pastore) offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. »
La protezione di Caino - Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.
NESSUNO TOCCHI CAINO - Associazione internazionale di cittadini e parlamentari, nata nel 1993, contro la pena di morte nel mondo.
Video - qui c'è il link - Nel video i componenti della band sono membri di una squadra di canottaggio, impegnata in una gara sul fiume Tamigi, a Londra, contro un altro equipaggio.
La squadra, a bordo di una canoa chiamata "Progress". perde la competizione, ma continua a remare oltre la linea del traguardo, per scomparire poi in un mare in tempesta.
Già la pioggia è con noi,
Vita – pg. 458 Oltrepagina Arancione
- genovese
- partecipa alla 1° G.M. come ufficiale di fanteria
- 1975: premio Nobel per la letteratura
- Nelle sue poesie affronta l'argomento del “male di vivere”, dell'aridità della vita, che porta all'uomo solo angoscia.
spiar le file di rosse formiche
SIGNIFICATO - Comprendere il senso della vita è impossibile, come scavalcare un muro ricoperto di cocci di vetro.
Se non è possibile capire la vita, che è aspra e difficile, è almeno possibile descriverla: la vita è infatti proprio come un paesaggio ligure, fatto di montagne scoscese in riva al mare che con le sue acque, riflettendo i raggi del sole, abbaglia chi lo osserva, accecandolo.
Ha ascoltato i suoni della natura, prodotti dagli animali che si muovevano intorno a lui, mentre osservava il lavoro infinito e instancabile delle formiche, che come l'uomo si affannano senza fine.
Assorto in questi pensieri, ha rivolto il suo sguardo, attraverso le fronde degli alberi, in direzione del mare, ma proprio in quel momento il riflesso della luce accecante del sole lo ha abbagliato.
E' stato allora che ha capito che vivere è come passeggiare lungo un muro coperto di pezzi di vetro, sapendo che non lo si potrà mai scavalcare.
- In questo link, trovate una parafrasi ed un commento interessanti. CLICCA QUI
UOMO DEL MIO TEMPO
Oltrepagina verde grande pg 318
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
- SINTESI - La guerra fa parte della storia dell'uomo fin dalle origini, con il fratricidio di Caino e Abele: sono solo cambiate le armi (dalla fionda siamo passati agli aerei che portano le bombe, nella 2° G.M.), ma per diventare uomini nuovi e diversi dobbiamo dimenticare i nostri padri.
- PARAFRASI - Se hai bisogno i una parafrasi, clicca qui.
- BIBBIA (Antico Testamento, Genesi):
Caino e Abele sono figli di Adamo ed Eva; secondo la Bibbia Caino, il primogenito, ovvero il primo uomo nato sulla terra, avrebbe ucciso Abele, il fratello minore, per invidia, perché Dio aveva gradito i sacrifici offerti da Abele e non aveva gradito i sacrifici offerti da Caino.
Il fratricidio - Caino (agricoltore) offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele (pastore) offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. »
La protezione di Caino - Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.
NESSUNO TOCCHI CAINO - Associazione internazionale di cittadini e parlamentari, nata nel 1993, contro la pena di morte nel mondo.
Se siete curiosi di conoscere questa associazione, cliccate qui.
“The flood”
- vi propongo un paragone con una canzone, intitolata "The flood", del gruppo musicale inglese "Take That";
- vi propongo un paragone con una canzone, intitolata "The flood", del gruppo musicale inglese "Take That";
- è tratta dall'album “Progress” (anno 2010) che tratta del tema del progresso.
Testo - qui c'è il link al testo con una traduzione - Nel testo si parla del progresso, dicendo che noi eravamo come uomini delle caverne e avevamo di fronte a noi "forever" e "whatever"; anche se se nessuno lo aveva capito, noi stavamo trattenendo il diluvio, imparando a ballare sotto la pioggia.
E' una canzone intensa e bellissima, ermetica almeno come la poesia di Quasimodo...
Testo - qui c'è il link al testo con una traduzione - Nel testo si parla del progresso, dicendo che noi eravamo come uomini delle caverne e avevamo di fronte a noi "forever" e "whatever"; anche se se nessuno lo aveva capito, noi stavamo trattenendo il diluvio, imparando a ballare sotto la pioggia.
E' una canzone intensa e bellissima, ermetica almeno come la poesia di Quasimodo...
Video - qui c'è il link - Nel video i componenti della band sono membri di una squadra di canottaggio, impegnata in una gara sul fiume Tamigi, a Londra, contro un altro equipaggio.
La squadra, a bordo di una canoa chiamata "Progress". perde la competizione, ma continua a remare oltre la linea del traguardo, per scomparire poi in un mare in tempesta.
GIA' LA PIOGGIA E' CON NOI
Già la pioggia è con noi,
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque spente
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.
Ancora un anno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.
- L'autunno in Lombardia, che con la pioggia genera malinconia, producendo giornate tutte uguali, risveglia in Salvatore Quasimodo quel desiderio di scuotersi dalle abitudini quotidiane e di vivere pienamente almeno un giorno: la vita è di breve durata, è EFFIMERA!
- Il passare del tempo sempre uguale e ineluttabile, cioè inevitabile, è descritto attraverso le abitudini degli animali e le azioni sempre ripetute dei contadini che raccolgono il fieno.
- Nella prima sezione Quasimodo descrive l'autunno in Lombardia, mentre nella seconda sezione spiega il pensiero che questa immagine malinconica ha prodotto in lui, cioè la spinta a vivere la vita in maniera intensa.
- Il poeta raccomanda di vivere in modo significativo e pieno la propria vita: ormai è già arrivato l'autunno, un anno è già bruciato, cioè passato velocemente, quindi siamo alla fase conclusiva della nostra vita: è importante non sprecare invano altro tempo.
- Anche in questa poesia, Quasimodo usa la poesia come strumento per ricostruire l'animo umano che è stato distrutto dalla guerra.
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Eugenio Montale (1896-1981)
Eugenio Montale (1896-1981)
Vita – pg. 458 Oltrepagina Arancione
- genovese
- partecipa alla 1° G.M. come ufficiale di fanteria
- 1975: premio Nobel per la letteratura
"Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni"
- Nelle sue poesie affronta l'argomento del “male di vivere”, dell'aridità della vita, che porta all'uomo solo angoscia.
- In questo link trovi un breve video di 4 minuti con un'intervista a Montale. LINK
- Utilizza la tecnica del CORRELATIVO OGGETTIVO: il correlativo oggettivo di un'emozione è un oggetto che permette a questa emozione di manifestarsi.
L'uso di questa tecnica è l'unico modo per riuscire a descrivere un'emozione per mezzo della letteratura.
Si tratta di uno strumento per comunicare ciò che è, in realtà, incomunicabile.
esempio - "Ossi di seppia" è il titolo di una delle sue raccolte di poesie più famose.
Gli ossi di seppia, abbandonati su una spiaggia assolata, evocano sensazioni di morte, macerie abbandonate provenienti dalle profondità marine.
Meriggiare pallido e assorto
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Se non è possibile capire la vita, che è aspra e difficile, è almeno possibile descriverla: la vita è infatti proprio come un paesaggio ligure, fatto di montagne scoscese in riva al mare che con le sue acque, riflettendo i raggi del sole, abbaglia chi lo osserva, accecandolo.
La muraglia che ha in cima cocci di bottiglia è un esempio di correlativo oggettivo.
- SINTESI - Durante un caldo pomeriggio trascorso in un orto, tra i terrazzamenti di una montagna a picco sul mare ligure, il poeta ha avuto una visione del senso della vita.
- SINTESI - Durante un caldo pomeriggio trascorso in un orto, tra i terrazzamenti di una montagna a picco sul mare ligure, il poeta ha avuto una visione del senso della vita.
Ha ascoltato i suoni della natura, prodotti dagli animali che si muovevano intorno a lui, mentre osservava il lavoro infinito e instancabile delle formiche, che come l'uomo si affannano senza fine.
Assorto in questi pensieri, ha rivolto il suo sguardo, attraverso le fronde degli alberi, in direzione del mare, ma proprio in quel momento il riflesso della luce accecante del sole lo ha abbagliato.
E' stato allora che ha capito che vivere è come passeggiare lungo un muro coperto di pezzi di vetro, sapendo che non lo si potrà mai scavalcare.
- In questo link, trovate una parafrasi ed un commento interessanti. CLICCA QUI
Ricivutu esse di ricivete terapiji di u depot di orale o futuri di injezziunale, sti bisognu di visita di assistenza medica per a medicazione è di surviglianza di a sicura è a risposta. Sì i pazienti sò trattati bellu prima, prima chì lotu di danni à u sistema immune hè accadutu, l'expectativa di vita hè vicinu a u normale, finu à quandu stanu nantu à u trattamentu riprova. In ogni casu, quand'ellu ùn viaghjanu micca a terapia, u virus ribella à u nivellu altu in a maiò parte di malatie, à volte nunda di a malatia gravi, perchè aghju passatu questu quì è ancu un risultu aumentatu di morte. U scopu di "cure" hè sempri invece, ma averemu crede chì u mo guvernu hà fatti milioni di drogues ARV invece di truvà una curazione. per a terapia persunalizata è di surviglianza. L'ARV sola ùn pò micca guariscenu l'HIV comu di i celluli chì sò infettati sò largamente CD4, e di i celluli di memoria, è possibbilmente di altre crescenu chì actanu cum'è reservorii longu. VIH potu oculari in sti celluli senza esse detecati da u sistema immune di u corpu. Per quessa chì ancu quandu ART viaghjate ubligatoriamente di e volta di infezzjoni di i celi, ghjunti chì anu infughutu prima di a iniziativa di terapia persistenu è da issi reservorii u VI rebbia si u trattamentu hè statu. "Cure" pò esse qualchissimu un cura di eradicazione, chì significa à ridirete solu u corpu di u virus di reservatu o una curazione HIV funziunale, induve ellu vi pudete esse in i celluli di u reservatu; ma a rebutioni versu nivellu elevatu hè impeditu dopu a interruzzione di terapia. L'Itua Meditazioni Herbalificà me crede chì ci hè una speranza per e persone chì soffrenu, a malatia di Parkinson, Schizophrenia, Cancer, Scoliosis, Fibromialia, Fluoroquinolone Toxicity
RispondiEliminaSindrome Fibrodisplasia Ossificans Progressiva.Fatal Familial Insomnia Factor V Leiden Mutation, Epilepsy Dupuytren's disease, Desmoplastic tumblr-cellulose, Diabetes, Celiac disease, Creutzfeldt-Jakob disease, Amyloid Cerebral Angiopathy, Ataxia, Artritis, Amyotrophic Lateral Schloss, Alzheimer's, Adrenocortical carcinoma.Aquenza, I malatii allergii. Hiv_ Aids, Herpe, Copd, Diabetes, Hepatitis, aghju avete infurmatu in elli cumu guariscenu Tasha è Tara, per quand'e cuntattate à Ghjesù à drituherbalcenter@gmail.com, ancu parlatu nantu à u whatsapps +2348149277967 crede à mè era faciale aghju bevutu a so ricerche di erba erbi per dui simani è i guariscenu cum'è chì ùn hè micca Dr Itua un omu maravigghianu? Sì hè ellu! Aghju aghju aghju datu tantu, vi cunsiglià sè si avete suffrutu da una di e malatie. Pls cuntattu per quellu chì hè un omu bonu.