mercoledì 30 settembre 2015

LETTERATURA: Verismo e Giovanni Verga



PROGRESSO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
tra sensazioni di super-potenza 
e l'ansia che la tecnologia prenda il sopravvento
VERISMO: fine '800
- sfiducia nel progresso e nella possibilità, per l'uomo, di raggiungere la felicità.
- profondo pessimismo

FUTURISMO: inizi '900
- il progresso dà all'uomo un senso di onnipotenza.
- grande ottimismo
OGGI: inizi XXI secolo

 - la tecnologia sembra dare risposta a quasi ogni necessità umana;
- il progresso è però arrivato a limiti inizialmente impensabili, tanto da creare nuovi problemi morali (la clonazione umana, la profonda modificazione della natura tramite gli OGM, il rischio di guerre tecnologicamente insostenibili per il pianeta.)
- Nella canzone di Jovanotti, intitolata "Tensione evolutiva", si parla proprio del progresso inarrestabile, che ci fa sentire "un vuoto, tra lo stomaco e la gola, voragine incolmabile, tensione evolutiva".
Qui trovi il testo.
Qui trovi il video.

VERISMO
vedi Oltrepagina arancione pg 401-402

  • corrente letteraria nata in Italia, alla fine dell''800 
ANALISI SCIENTIFICA DELL'UOMO
  • come la scienza può dare risposte precise ai fenomeni naturali, così la letteratura Verista si propone di descrivere rigorosamente l'uomo, nei suoi aspetti fisici, morali e psicologici;
  • l'analisi dell'uomo corrisponde a quanto ha fatto Sigmund Freud che ha fondato la psicanalisi e l'analisi dell'inconscio.
OPERA d'ARTE PERFETTAMENTE CORRISPONDENTE ALLA REALTA'
  • il Verismo si propone di ottenere una rigorosa corrispondenza tra l'opera d'arte e la realtà dei personaggi e delle situazioni descritte;
  • per riuscire in questo intento, gli autori veristi utilizzano alcune tecniche descritte di seguito;
TECNICHE
  • Tecnica  dell'impersonalità: l'autore è distaccato e non esprime giudizi sulle vicende narrate e sui personaggi descritti (in terza persona; assenti commenti).
  • Tecnica  della regressione: questa tecnica consiste nell'annullare tutte le radici "colte" dell'autore. Il narratore si riduce allo stesso piano dei personaggi di cui parla, eliminando tutte le terminologie colte che potrebbero in qualche modo far rilevare l'autore/narratore in modo evidente rispetto al testo; è un modo di scrivere secondo cui il narratore adotta le categorie culturali della comunità che descrive a tutti i livelli: conoscenze, credenze, lingua, modo di pensare, metafore.
ARGOMENTI TRATTATI: persone umili
  • La maggior parte delle opere veriste descrivono la realtà dell'Italia centrale e meridionale, con particolare interesse verso la Sicilia.
  • La letteratura deve descrivere in modo dettagliato ogni classe sociale, comprese le più umili, in ogni aspetto, compresi quelli sgradevoli.
  • Si mostra grande interesse per i problemi della società del tempo e si mettono in evidenza le enormi differenze nello stile di vita tra Italia del nord industrializzata e Italia del sud ancora legata all'agricoltura e al latifondo;
AUTORI PRINCIPALI

  • Giovanni Verga, Luigi Capuana, Matilde Serao, Grazia Deledda



GIOVANNI VERGA  - link

 1840-1922


- Una delle METAFORE che meglio sintetizza il pensiero di Giovanni Verga è il così detto ideale dell'ostrica, che l'autore descrive in una novella dal titolo "Fantasticheria": secondo questa metafora, l'uomo è come un'ostrica attaccata con forza al proprio scoglio.




- Verga sostiene che tutti gli uomini siano sottoposti a un destino impietoso e crudele che li condanna non solo all'infelicità e al dolore, ma ad una condizione di immobilismo nell’ambiente familiare, sociale ed economico in cui sono venuti a trovarsi nascendo.
Chi cerca di uscire dalla condizione in cui il destino lo ha posto, non trova la felicità sognata, ma va incontro a sofferenze maggiori: l'uomo è come un'ostrica che deve rimanere saldamente ancorata allo scoglio su cui è nata, perché se prova a staccarsene il mare, che rappresenta il progresso, la spazzerà via e un pesce vorace, che rappresenta il mondo, se la mangerà.

- Verga si ispira al concetto del determinismo naturalistico, in base al quale ogni persona è il risultato dell'ambiente naturale e sociale che la circonda, in una continua inarrestabile e inevitabile lotta tra il più forte che inevitabilmente schiaccia il più debole.


OPERE DI VERGA

Di questo autore leggeremo:

- "Rosso Malpelo", in Oltrepagina temi e problemi, pg 15-21; qui potete leggere il testo della novella pubblicata nel 1880 e qui potete sentire l'audiolibro



- "La roba", in Oltrepagina verde grande, pg 221-225; qui potete leggere il testo della novella, pubblicata nell'anno 1880 e qui potete sentire l'audio con sottofondo fotografico.




- "I Malavoglia" - accenneremo soltanto a questo romanzo, appassionante e complesso, del quale vi propongo una sintesi, scritta sotto, e l'intero testo di cui leggeremo qualche parte.
Il romanzo è stato pubblicato nel 1881.



SINTESI

Il romanzo narra le vicende della famiglia Toscano, detta i Malavoglia, che abita in Sicilia, nel piccolo paese di Acitrezza, in provincia di Catania, da diverse generazioni.

Si tratta di una famiglia di poveri pescatori così composta:
- il nonno Padron ‘Ntoni, è il capo-famiglia;
- il figlio Bastianazzo con sua moglie Maruzza, detta la Longa;
- i loro 5 figli: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia.

Le uniche ricchezze della famiglia sono, la casa dove abitano, detta la “casa del nespolo”, e la barca che usano per il loro lavoro di pescatori, chiamata “Provvidenza”, che è la loro unica fonte di reddito. 

Le disgrazie dei Malavoglia, cominciano quando i vari componenti della famiglia cominciano ad abbandonare le loro vecchie e consolidate abitudini, per andare alla ricerca di un futuro migliore: si tratta di un grave errore, perché si comportano come un'ostrica che decide di staccarsi dal suo scoglio.

Innanzitutto il giovane ‘Ntoni parte per le armi, per l'esercito del Regno di Italia appena costituitosi e questo fatto determina la mancanza di due forti braccia per il lavoro della barca “Provvidenza”.

Per colmare queste difficoltà economiche, Padron ‘Ntoni si lascia convincere ad acquistare a credito un carico di lupini, dei legumi, che occorrerà trasportare via mare nel paese di Riposto, dove saranno venduti. Purtroppo, a causa di una violenta tempesta, la barca "Provvidenza naufraga", va perduto il carico di lupini e muore Bastianazzo. Senza la barca, la famiglia non ha più modo di lavorare e guadagnare con il lavoro da pescatori.

La famiglia Malavoglia è sconvolta dal dolore, ma non si rassegna e, per far fronte al debito dei lupini, decide di lavorare per conto di Padron Cipolla. 

Nel frattempo, rientro a casa ‘Ntoni, ma viene convocato nell'esercito Luca, che morirà nella battaglia di Lissa, durante la terza guerra di indipendenza, in cui gli austriaci batteranno la flotta italiana.

La famiglia è di nuovo in ginocchio, anche perché gli viene sottratta a causa dei debiti la casa del nespolo e per porre rimedio alle precarie condizioni economiche, è costretta a vendere la barca che era stata restaurata ed era pronta per il mare.

Il giovane ‘Ntoni, stanco di una vita di miseria, mira a ben altra vita da quella che gli riserverebbe la tradizione di famiglia, ma le sue ambizioni vengono presto vanificate, poiché frequentando cattive compagnie si dà al contrabbando e finisce in galera.

Una tragica fine è riservata anche a Maruzza la Longa, che muore di colera.

Le disgrazie dei Malavoglia non sono ancora giunte al termine, infatti Lia, travolta da uno scandalo amoroso, fugge di casa e finisce col diventare una prostituta.

Anche Mena, a causa dei pettegolezzi provocati dalle vicende familiari, è costretta a rinunciare al matrimonio con l’amato “compare” Alfio. 

Infine l’agonia della famiglia termina con la morte per malattia di Padron ‘Ntoni.

Infine sarà Alessi a riscattare la casa del nespolo, con un gesto che non servirà a nulla poiché la famiglia Malavoglia è ormai distrutta.

Nel nostro OLTREPAGINA ARANCIONE, pg 413-16, troviamo le pagine conclusive del romanzo.



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