lunedì 28 settembre 2015

LETTERATURA: Futurismo

Il FUTURISMO link



Futurismo
- un'avanguardia

- nata in Italia

- ideata da Filippo Tommaso Marinetti che ne ha scritto il manifesto
- che ha trovato espressione in molti campi diversi
- letteratura

- pittura

- musica e danza

- scultura

- fotografia

- cinema
- gastronomia - video



avanguardia
- un comportamento, un'opinione     
artistica
letteraria
- di contenuto estremo

- sviluppata in Italia a inizi 'Novecento
- i cui contenuti e le cui ideologie sono spesso indicate in un manifesto

cioè una dichiarazione pubblicata e firmata


Manifesto del futurismo
qui un breve video

Il manifesto del Futurismo fu pubblicato Filippo Tommaso Marinetti il 20 febbraio 1909 su un quotidiano francese: leggi di seguito il testo che ne descrive gli ideali.


- Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerietà.

- Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.


- La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità pensosa, I’estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

- Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si e arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocitàUn automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo.... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia.

- Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.

- Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.

- Non v’è più bellezza, se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. La poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo.

- Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli! Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’Impossibile? II Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.

- Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna.

- Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.

- Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’ acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aereoplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta.

- È dall’Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria, col quale fondiamo oggi il Futurismo perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’ archeologhi, di ciceroni e d’ antiquarii.
Già per troppo tempo l’Italia e stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagl’innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri innumerevoli.






Come potete vedere, il futuro si insinua nel passato, come una freccia: 
questa idea viene trasmessa con le parole, ma anche con la grafica. 

Questa è l'idea innovativa della letteratura futurista.

LA LETTERATURA FUTURISTA


Manifesto tecnico della letteratura futurista

Nel 1912, F. T. Marinetti scrive il "Manifesto tecnico della letteratura futurista", in cui sintetizza le caratteristiche che la letteratura futurista deve avere: nel manifesto immagina che sia proprio l'elica di un possente motore d'aereo ad averlo ispirato.



In aeroplano, seduto sul cilindro della benzina, scaldato il ventre dalla testa dell'aviatore, io sentii l'inanità ridicola della vecchia sintassi ereditata da Omero. Bisogno furioso di liberare le parole, traendole fuori dalla prigione del periodo latino! Questo ha naturalmente, come ogni imbecille, una testa previdente, un ventre, due gambe e due piedi piatti, ma non avrà mai due ali. Appena il necessario per camminare, per correre un momento e fermarsi quasi subito sbuffando!

         Ecco che cosa mi disse l'elica turbinante, mentre filavo a duecento metri sopra i possenti fumaiuoli di Milano. E l'elica soggiunse:



         1. Bisogna distruggere la sintassi disponendo i sostantivi a caso, come nascono.



         2. Si deve usare il verbo all'infinito, perché si adatti elasticamente al sostantivo e non lo sottoponga all'io dello scrittore che osserva o immagina. Il verbo all'infinito può, solo, dare il senso della continuità della vita e l'elasticità dell'intuizione che la percepisce.



         3. Si deve abolire l'aggettivo, perché il sostantivo nudo conservi il suo colore essenziale. L'aggettivo avendo in sé un carattere di sfumatura, è inconcepibile con la nostra visione dinamica, poiché suppone una sosta, una meditazione.



         4. Si deve abolire l'avverbio, vecchia fibbia che tiene unite l'una all'altra le parole. L'avverbio conserva alla frase una fastidiosa unità di tono.



         5. Ogni sostantivo deve avere il suo doppio, cioè il sostantivo deve essere seguito, senza congiunzione, dal sostantivo a cui è legato per analogia. Esempio: uomo-torpediniera, donna-golfo, folla-risacca, piazza-imbuto, porta-rubinetto.
         Siccome la velocità aerea ha moltiplicato la nostra conoscenza dei mondo, la percezione per analogia diventa sempre più naturale per l'uomo. Bisogna dunque sopprimere il come, il quale, il così, il simile a. Meglio ancora, bisogna fondere direttamente l'oggetto coll'immagine che esso evoca, dando l'immagine in iscorcio mediante una sola parola essenziale.



         6. Abolire anche la punteggiatura. Essendo soppressi gli aggettivi, gli avverbi e le congiunzioni, la punteggiatura è naturalmente annullata, nella continuità varia di uno stile vivo che si crea da sé, senza le soste assurde delle virgole e dei punti. Per accentuare certi movimenti e indicare le loro direzioni, s'impiegheranno segni della matematica: + - x : = > <, e i segni musicali. 



         7. Gli scrittori si sono abbandonati finora all'analogia immediata. Hanno paragonato per esempio l'animale all'uomo o ad un altro animale, il che equivale ancora, press'a poco, a una specie di fotografia.L'analogia non è altro che l'amore profondo che collega le cose distanti, apparentemente diverse ed ostili. Solo per mezzo di analogie vastissime uno stile orchestrale, ad un tempo policromo, polifonico, e polimorfo, può abbracciare la vita della materia.
         Quando nella mia Battaglia di Tripoli, ho paragonato una trincea irta di baionette a un'orchestra, una mitragliatrice ad una donna fatale, ho introdotto intuitivamente una gran parte dell'universo in un breve episodio di battaglia africana.
        
 8.  - Bisogna introdurre nella letteratura tre elementi che furono finora trascurati:
         1. il rumore
         2. il peso
         3. l'odore

- "Parole in libertà"

Marinetti dichiara che la letteratura debba servirsi del PAROLIBERISMO, ovvero delle parole in libertà.

Si tratta di uno stile letterario in cui

- le parole non hanno legame sintattico tra loro, non formano frasi coerenti

- viene abolita la punteggiatura

- vengono aboliti accenti e apostrofi

- si fa uso di calligrammi, in cui con le parole si realizza il disegno di ciò che si descrive




Ecco qualche esempio di letteratura futurista


- "Zang tumb tumb", Marinetti 1914

E' il titolo di un'opera letteraria di F. T. Marinetti, del 1914. 

In quest'opera l'autore, per descrivere un episodio di guerra, ovvero l'assedio della città egiziana di Adrianopoli da parte dei turchi, usa

onomatopee, cioè parole che riproducono il suono che descrivono

caratteri tipografici che rendono graficamente l'idea di ciò che viene raccontato, muovendosi liberamente nella pagina; si tratta di una poesia visiva;

Ecco come descrive un pallone aerostatico, cioè una mongolfiera.
- "Il palombaro"Corrado Govoni, 1884-1965

In questa poesia visiva, si descrive l'immersione di un palombaro nell'animato mondo sottomarino.

Ogni elemento è scritto e disegnato in modo ondulato, per dare l'idea di essere sommersi sott'acqua.




- "Uccidiamo il chiaro di luna", Marinetti 1909

E' il titolo di un'opera letteraria di F. T. Marinetti, del 1909, in cui l'autore esprime il suo disprezzo per la luna, simbolo dell'amore, del romanticismo, della pace e della poesia del passato. 

La letteratura futurista deve essere completamente nuova, ispirata dal calore e dall'energia del sole.




- "Dominare", F.T. Marinetti

In questa poesia viene descritta la sensazione di un aviatore che, alla guida del suo aeroplano, si sente di dominare lo spazio e la natura.


Dominare
straripare d'azzurro e di silenzio 2 minuti
strada scendere
scendere
scendere
scendere

scendere
salire
scendere scendere
pianerottolo d'un torrente
scendere ancora
ancora fuga dalle colline e vallate
subitaneo ottenebrarsi dei contrafforti dei Rodopi
a picco sotto i piedi dell' aviatore tra 2

chiarori di fiumi.


QUALCHE LINK e QUALCHE VIDEO

1 - ecco il link alla versione integrale del manifesto del Futurismo e del manifesto della letteratura futurista;

2 - ecco il link alla versione integrale di "Uccidiamo il chiaro di luna!";

3 - clicca qui per un video di 8 minuti sul Futurismo;

4 - qui c'è una breve lezione di 9 minuti che mette in evidenza gli elementi fondamentali del Futurismo: è una buona sintesi, ve la consiglio;

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