lunedì 9 novembre 2015

ERMETISMO: Ungaretti, Quasimodo, Montale

ERMETISMO

(Oltrepagina arancione pag. 425)

Poeti: Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale



- Corrente letteraria POETICA
- sviluppatasi in ITALIA 
- nel '900, nel periodo tra le due guerre.

ERMETICA = poesia
  • oscura
  • criptica
  • ostica
  • indecifrabile
  • carica di significato
  • evocativa
  • pura
destinata ad un pubblico molto 
sensibile - disponibile ad ascoltare, empatico (capace di sentire ciò che prova un altro individuo)
colto - profonda conoscenza del vocabolario, con significati denotativi e connotativi
poche parole------> mille significatiuna soluzione per esprimere concetti così ricchi di significato da essere INCOMUNICABILI


STILE
  • poesie brevi;
  • testo isolato nel bianco della pagina;
  • analogie: accostamento fulmineo di due immagini, oggetti o situazioni che sono in realtà differenti, ma una volta accostate suggeriscono una somiglianza (es albero mutilato; le mani del fiume; il pianto della pietra);
  • metafore: similitudini non esplicite (senza il “come”; es - I soldati sono foglie di alberi in autunno;)
  • figure di suono come assonanze (parole che hanno in comune alcune vocali) e consonanze (parole che hanno in comune alcune consonanti);
  • sintassi semplice;
  • punteggiatura scarsa o assente;
  • potere evocativo delle parole;
  • il titolo è parte integrante della poesia;
ARGOMENTO
  • solitudine disperata dell'uomo moderno;
  • assurdità e crudeltà della guerra;
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Giuseppe Ungaretti (1888-1970)

poeta e soldato in trincea (soldato semplice, fante)



Vita – pag 454 Otrepag. Letteratura:
  • inizialmente interventista nella 1° G.M., poi partecipa come soldato semplice e cambia opinione (pg 316 Oltrepagina Verde).
  • Nelle sue poesie racconta ciò che ha vissuto in trincea.
Poesie

“SOLDATI"
pg. 315 Oltrepagina Verde



Bosco di Courton, luglio 1918

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie


- In trincea ogni uomo vive la sua giornata consapevole che la propria morte è vicina, come quella di altri suoi compagni che giacciono morti vicino a lui.
- Ogni soldato sa che potrebbe morire da un momento all'altro, come una foglia che in autunno sa di essere destinata a staccarsi dall'albero da un momento all'altro.

“VEGLIA
pg. 315 Oltrepagina Verde



Cima Quattro i 23 dicembre 1915

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita


- In trincea ogni soldato vede la propria morte da vicino e ha una disperata paura di morire;
- il ricordo dei corpi deformati dal dolore nel momento della morte non può abbandonare il poeta.
- contrasto di buio/luce, notte/plenilunio
- i colori  della vita sono deformati dalla notte e dalla morte;
- sinestesia: il blu delle mani congestionate del soldato penetra nel silenzio;


"SONO UNA CREATURA"

pg .316 Oltrepagina Verde



Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916

Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente 
disanimata

Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede

La morte
si sconta
vivendo


- Giuseppe Ungaretti si trova sul Monte San Michele, nel Carso, luogo di tante battaglie della I guerra mondiale.
- L'altopiano Carsico è un territorio calcareo e roccioso che si trova al confine nord orientale dell'Italia, sulle Alpi Giulie.
- Il terreno carsico è talmente arido, che l'acqua non riesce a bagnarlo e la vita non riesce a nascere.
- La roccia carsica è refrattaria, quindi resistente al caldo e al freddo -> insensibile.
- Il paesaggio, con la sua arsura estiva, rispecchia l'aridità provata dal poeta.
- Il soldato sente un dolore così straziante, che non riesce nemmeno a piangere e a sfogarsi, non riesce in nessun modo a liberarsi dal proprio dolore;
- Il poeta ha una disperata paura di vivere: il pianto è solido e duro dentro la sua anima e non riesce a sciogliersi.
- La ripetizione di una o più parole all'inizio di vari versi successivi costituisce una figura retorica chiamata ANAFORA.
- SIMILITUDINE: così, come...


"MATTINA"



M'illumino
d'immenso



- Dopo il buio della notte, la luce del mattino riempie l'animo del poeta di una profonda gioia e di una sensazione di grandezza: il poeta si rende conto della vastità del Creato.
- Il poeta sente una intima armonia con la natura.
- E' la poesia più breve di Ungaretti.

"FRATELLI"

pg .548 Oltrepagina Verde



Di che reggimento siete
fratelli?


Parola tremante
nella notte


Foglia appena nata


Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità


Fratelli

- Due reggimenti si incontrano nella notte e temono di essere nemici.

- Fortunatamente appartengono allo stesso schieramento e la gioia è tale che si sentono vicini come fratelli.

- PERSONIFICAZIONE - una figura retorica che consiste nell'attribuire una caratteristica umana a qualcosa di inanimato: l'aria spasima, ha paura;

- In questo link trovate la canzone di De Andrè, dal titolo "La guerra di Piero"



"SAN MARTINO DEL CARSO"

pg .548  Oltrepagina Verde





Di queste case

Non è rimasto

Che qualche

Brandello di muro


Di tanti

Che mi corrispondevano

Non è rimasto

Neppure tanto


Ma nel cuore

Nessuna croce manca

E’ il mio cuore

Il paese più straziato



- La guerra distrugge i paesi, ma devasta ancora più profondamente le persone, che soffrono al ricordo di chi non c'è più.




"I FIUMI"
pg .455  Oltrepagina Arancione

In questo link potete ascoltare Giuseppe Ungaretti che legga la poesia "fiumi"


Cotici, 16 agosto 1916

Mi tengo a quest’albero mutilato l'albero è una persona mutilata da una bomba
Abbandonato in questa dolina      cioè in una cavità carsica
Che ha il languore
Di un circo
Prima o dopo lo spettacolo


E guardo
Il passaggio quieto
Delle nuvole sulla luna

Stamani mi sono disteso
In un’urna d’acqua     l'urna è un vaso all'interno del quale si conservano i resti di un corpo
E come una reliquia
Ho riposato


L’Isonzo scorrendo      E' il fiume al confine con l'Austria in cui si è immerso
Mi levigava
Come un suo sasso
Ho tirato su
Le mie quattro ossa
E me ne sono andato
Come un acrobata
Sull’acqua

Mi sono accoccolato
Vicino ai miei panni

Sudici di guerra
E come un beduino
Mi sono chinato a ricevere
Il sole

Questo è l’Isonzo
E qui meglio
Mi sono riconosciuto
Una docile fibra
Dell’universo

Il mio supplizio
È quando
Non mi credo
In armonia

Ma quelle occulte
Mani

Che m’intridono
Mi regalano
La rara
Felicità


Ho ripassato
Le epoche
Della mia vita


Questi sono
I miei fiumi


Questo è il Serchio
Al quale hanno attinto
Duemil’anni forse
Di gente mia campagnola
E mio padre e mia madre.

Questo è il Nilo
Che mi ha visto
Nascere e crescere
E ardere d’inconsapevolezza
Nelle distese pianure

Questa è la Senna
E in quel suo torbido
Mi sono rimescolato
E mi sono conosciuto

Questi sono i miei fiumi
Contati nell’Isonzo

Questa è la mia nostalgia
Che in ognuno
Mi traspare
Ora ch’è notte
Che la mia vita mi pare
Una corolla
Di tenebre





Il poeta ripensa alla sua vita e ai fiumi che ha incontrato:
- Isonzo – il poeta è in guerra sulle rive del fiume Isonzo, al confine con l'Austria; in un momento di tregua si bagna nel fiume cercando di ritrovare la serenità e il contatto con la natura, mentre l'acqua gli lava via di dosso pensieri e angosce. In questo momento di pace, ripensa alla propria vita e ai fiumi che ha conosciuto;
- Serchio – fiume toscano, della zona d'origine della sua famiglia;
- Nilo – fiume egiziano, dove il poeta ha passato l'adolescenza;
- Senna – fiume di Parigi, dove il poeta ha vissuto da ragazzo;

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Salvatore Quasimodo (1901-1968)




  • Vita – pg 464 Oltrepagina Arancione, oppure su questo link.
  • 1959: Nobel per la letteratura 
  • Nelle sue poesie spiega che la guerra ha distrutto l'animo dell'uomo e che ora, con l'aiuto dei poeti, è necessario ricostruirlo; 
  • La poesia è uno dei pochi strumenti che è in grado di comunicare ciò che è, in realtà, incomunicabile.


ED E' SUBITO SERA (1930)

Oltrepagina verde grande pg 300


Ognuno sta solo sul cuor della terra

trafitto da un raggio di sole:

ed è subito sera.



- La poesia era stata intitolata inizialmente "Solitudini", poi il titolo è stato tolto.

- Ogni uomo è solo, pur se vive in mezzo agli altri (sul cuor della terra), perché le emozioni sono incomunicabili e i rapporti con gli altri sono necessariamente falsi (cfr "Uno, nessuno, centomila" e il concetto delle maschere di Pirandello). 

- L'immagine dell'uomo, essere minuscolo posto al centro della terra immensa, rafforza l'idea della solitudine;

- I momenti di gioia (un raggio di sole) sono brevi, illusori, effimeri e misti a dolore (trafitto).

- La felicità non riscalda l'animo umano, anzi lo trafigge, perchè si tratta solo di una momentanea illusione;


- La vita è brevissima rispetto a quanto ciascuno vorrebbe fare (ed è subito sera), quindi non rimane che cercare di viverla intensamente.

- La sera rappresenta, con una metafora, la morte.

- La vita dell'uomo, se paragonata all'eternità del Sole e della Terra, appare ancora più breve e insignificante.

UOMO DEL MIO TEMPO

Oltrepagina verde grande pg 318



Sei ancora quello della pietra e della fionda,

uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,

con le ali maligne, le meridiane di morte,

t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,

alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,

con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,

senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,

come sempre, come uccisero i padri, come uccisero

gli animali che ti videro per la prima volta.

E questo sangue odora come nel giorno

Quando il fratello disse all’altro fratello:

«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,

è giunta fino a te, dentro la tua giornata.

Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue

Salite dalla terra, dimenticate i padri:

le loro tombe affondano nella cenere,

gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.


SINTESI - La guerra fa parte della storia dell'uomo fin dalle origini, con il fratricidio di Caino e Abele: sono solo cambiate le armi (dalla fionda siamo passati agli aerei che portano le bombe, nella 2° G.M.), ma per diventare uomini nuovi e diversi dobbiamo dimenticare i nostri padri.


PARAFRASI - Se hai bisogno i una parafrasi, clicca qui.

BIBBIA (Antico Testamento, Genesi):
Caino e Abele  sono figli di Adamo ed Eva; secondo la Bibbia Caino, il primogenito, ovvero il primo uomo nato sulla terra, avrebbe ucciso Abele, il fratello minore, per invidia, perché Dio aveva gradito i sacrifici offerti da Abele e non aveva gradito i sacrifici offerti da Caino.

Il fratricidio - Caino (agricoltore) offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele (pastore) offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dominalo». Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. »



La protezione di Caino - Ma il Signore gli disse: «Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.


NESSUNO TOCCHI CAINO - Associazione internazionale di cittadini e parlamentari, nata nel 1993, contro la pena di morte nel mondo.
Se siete curiosi di conoscere questa associazione, cliccate qui.






“The flood”

- vi propongo un paragone con una canzone, intitolata "The flood", del gruppo musicale inglese "Take That";
- è tratta dall'album “Progress” (anno 2010) che tratta del tema del progresso.

Testo - qui c'è il link al testo con una traduzione - Nel testo si parla del progresso, dicendo che noi eravamo come uomini delle caverne e avevamo di fronte a noi "forever" e "whatever"; anche se se nessuno lo aveva capito, noi stavamo trattenendo il diluvio, imparando a ballare sotto la pioggia.
E' una canzone intensa e bellissima, ermetica almeno come la poesia di Quasimodo...



Video - qui c'è il link - Nel video i componenti della band sono membri di una squadra di canottaggio, impegnata in una gara sul fiume Tamigi, a Londra, contro un altro equipaggio.
La squadra, a bordo di una canoa chiamata "Progress". perde la competizione, ma continua a remare oltre la linea del traguardo, per scomparire poi in un mare in tempesta.


GIA' LA PIOGGIA E' CON NOI




Già la pioggia è con noi,

scuote l’aria silenziosa.

Le rondini sfiorano le acque spente

presso i laghetti lombardi,

volano come gabbiani sui piccoli pesci;

il fieno odora oltre i recinti degli orti.

Ancora un anno è bruciato,

senza un lamento, senza un grido

levato a vincere d’improvviso un giorno.



- L'autunno in Lombardia, che con la pioggia genera malinconia, producendo giornate tutte uguali, risveglia in Salvatore Quasimodo quel desiderio di scuotersi dalle abitudini quotidiane e di vivere pienamente almeno un giorno: la vita è di breve durata, è EFFIMERA!

- Il passare del tempo sempre uguale e ineluttabile, cioè inevitabile, è descritto attraverso le abitudini degli animali e le azioni sempre ripetute dei contadini che raccolgono il fieno.

- Nella prima sezione Quasimodo descrive l'autunno in Lombardia, mentre nella seconda sezione spiega il pensiero che questa immagine malinconica ha prodotto in lui, cioè la spinta a vivere la vita in maniera intensa.

- Il poeta raccomanda di vivere in modo significativo e pieno la propria vita: ormai è già arrivato l'autunno, un anno è già bruciato, cioè passato velocemente, quindi siamo alla fase conclusiva della nostra vita: è importante non sprecare invano altro tempo.

- Anche in questa poesia, Quasimodo usa la poesia come strumento per ricostruire l'animo umano che è stato distrutto dalla guerra.

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Eugenio Montale (1896-1981)

Risultati immagini per montale




Vita – pg. 458 Oltrepagina Arancione

- genovese
- partecipa alla 1° G.M. come ufficiale di fanteria
1975: premio Nobel per la letteratura

"Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni" 


- Nelle sue poesie affronta l'argomento del “male di vivere”, dell'aridità della vita, che porta all'uomo solo angoscia.

- In questo link trovi un breve video di 4 minuti con un'intervista a Montale. LINK

Risultati immagini per ossi di seppia- Utilizza la tecnica del CORRELATIVO OGGETTIVO: il correlativo oggettivo di un'emozione è un oggetto che permette a questa emozione di manifestarsi. 
L'uso di questa tecnica è l'unico modo per riuscire a descrivere un'emozione per mezzo della letteratura.
Si tratta di uno strumento per comunicare ciò che è, in realtà, incomunicabile.

esempio - "Ossi di seppia" è il titolo di una delle sue raccolte di poesie più famose. 
Gli ossi di seppia, abbandonati su una spiaggia assolata, evocano sensazioni di morte, macerie abbandonate provenienti dalle profondità marine.


Meriggiare pallido e assorto
Oltrepagina verde grande pg 303

Risultati immagini per meriggiare pallido e assorto


Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.

Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.


E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.


SIGNIFICATO - Comprendere il senso della vita è impossibile, come scavalcare un muro ricoperto di cocci di vetro.

Se non è possibile capire la vita, che è aspra e difficile, è almeno possibile descriverla: la vita è infatti proprio come un paesaggio ligure, fatto di montagne scoscese in riva al mare che con le sue acque, riflettendo i raggi del sole, abbaglia chi lo osserva, accecandolo.
La muraglia che ha in cima cocci di bottiglia è un esempio di correlativo oggettivo.

SINTESI - Durante un caldo pomeriggio trascorso in un orto, tra i terrazzamenti di una montagna a picco sul mare ligure, il poeta ha avuto una visione del senso della vita.

Ha ascoltato i suoni della natura, prodotti dagli animali che si muovevano intorno a lui, mentre osservava il lavoro infinito e instancabile delle formiche, che come l'uomo si affannano senza fine.

Assorto in questi pensieri, ha rivolto il suo sguardo, attraverso le fronde degli alberi, in direzione del mare, ma proprio in quel momento il riflesso della luce accecante del sole lo ha abbagliato.

E' stato allora che ha capito che vivere è come passeggiare lungo un muro coperto di pezzi di vetro, sapendo che non lo si potrà mai scavalcare.

- In questo link, trovate una parafrasi ed un commento interessanti. CLICCA QUI

1 commento:

  1. Ricivutu esse di ricivete terapiji di u depot di orale o futuri di injezziunale, sti bisognu di visita di assistenza medica per a medicazione è di surviglianza di a sicura è a risposta. Sì i pazienti sò trattati bellu prima, prima chì lotu di danni à u sistema immune hè accadutu, l'expectativa di vita hè vicinu a u normale, finu à quandu stanu nantu à u trattamentu riprova. In ogni casu, quand'ellu ùn viaghjanu micca a terapia, u virus ribella à u nivellu altu in a maiò parte di malatie, à volte nunda di a malatia gravi, perchè aghju passatu questu quì è ancu un risultu aumentatu di morte. U scopu di "cure" hè sempri invece, ma averemu crede chì u mo guvernu hà fatti milioni di drogues ARV invece di truvà una curazione. per a terapia persunalizata è di surviglianza. L'ARV sola ùn pò micca guariscenu l'HIV comu di i celluli chì sò infettati sò largamente CD4, e di i celluli di memoria, è possibbilmente di altre crescenu chì actanu cum'è reservorii longu. VIH potu oculari in sti celluli senza esse detecati da u sistema immune di u corpu. Per quessa chì ancu quandu ART viaghjate ubligatoriamente di e volta di infezzjoni di i celi, ghjunti chì anu infughutu prima di a iniziativa di terapia persistenu è da issi reservorii u VI rebbia si u trattamentu hè statu. "Cure" pò esse qualchissimu un cura di eradicazione, chì significa à ridirete solu u corpu di u virus di reservatu o una curazione HIV funziunale, induve ellu vi pudete esse in i celluli di u reservatu; ma a rebutioni versu nivellu elevatu hè impeditu dopu a interruzzione di terapia. L'Itua Meditazioni Herbalificà me crede chì ci hè una speranza per e persone chì soffrenu, a malatia di Parkinson, Schizophrenia, Cancer, Scoliosis, Fibromialia, Fluoroquinolone Toxicity
    Sindrome Fibrodisplasia Ossificans Progressiva.Fatal Familial Insomnia Factor V Leiden Mutation, Epilepsy Dupuytren's disease, Desmoplastic tumblr-cellulose, Diabetes, Celiac disease, Creutzfeldt-Jakob disease, Amyloid Cerebral Angiopathy, Ataxia, Artritis, Amyotrophic Lateral Schloss, Alzheimer's, Adrenocortical carcinoma.Aquenza, I malatii allergii. Hiv_ Aids, Herpe, Copd, Diabetes, Hepatitis, aghju avete infurmatu in elli cumu guariscenu Tasha è Tara, per quand'e cuntattate à Ghjesù à drituherbalcenter@gmail.com, ancu parlatu nantu à u whatsapps +2348149277967 crede à mè era faciale aghju bevutu a so ricerche di erba erbi per dui simani è i guariscenu cum'è chì ùn hè micca Dr Itua un omu maravigghianu? Sì hè ellu! Aghju aghju aghju datu tantu, vi cunsiglià sè si avete suffrutu da una di e malatie. Pls cuntattu per quellu chì hè un omu bonu.

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